I primi passi del bambino e l’appoggio del piede

I primi passi del bambino rappresentano una tappa evolutiva molto importante. Tuttavia capita spesso che, proprio in questa fase, nei genitori si insinuino dubbi e preoccupazioni sull’appoggio dei piedi. Il mio bimbo sta camminando correttamente oppure no?

In primo luogo bisogna tener presente che lo sforzo coordinativo per il bambino, che sta imparando a camminare, è notevole. Entrano in campo fattori com l’equilibrio, la coordinazione, l’attivazione muscolare, per certi versi il bambino procede per tentativi. Ci vuole tempo e molto esercizio per arrivare ad una deambulazione autonoma ed ad uno schema motorio stabile ed affidabile.

È pertanto normale che, soprattutto in una prima fase “sperimentale”, l’appoggio del piede sia variabile. A volte un po’ storto, a volte girato all’interno, altre all’esterno, altre ancora in punta … insomma, non come ci si aspetterebbe. 

Una forma di frequente riscontro è il piede deviato all’interno. Potrebbe essere confuso con un metatarso varo. In realtà, il piede a riposo, cioè fuori dal carico, è assolutamente corretto, non presenta deformità strutturate o deviazioni del mediopiede. In questo caso la deviazione delle dita compare solamente sotto carico. Probabilmente il bambino allarga l’alluce (e quindi aumenta la superficie di appoggio) in risposta alla ricerca di un maggiore equilibrio.

 

primi passi bambino

Altre volte l’appoggio può avvenire in pronazione (in sostanza ruotando il peso sulla parte interna del piede). A questo si può accompagnare una rotazione anche dell’alluce sulla parte interna, a richiamare in qualche modo l’alluce valgo. È bene ricordare che il piede pronato nei primi anni di vita è di normale riscontro, e tende a regredire spontaneamente.

 

primi passi

 

Oltre a sperimentare diverse modalità di appoggio e di carico sul piede, i bambini alle prime armi con la deambulazione possono anche mostrare degli schemi motori incostanti. Succede non di rado che un arto sia in un certo senso prediletto, questo è riscontrato spesso nel gattonamento (i genitori riferiscono che il bambino tende ad avanzare sempre con lo stesso arto). In assenza di problematiche neurologiche sottostanti, questa cosa non deve preoccupare. Molto spesso nel tempo si perde questo disequilibrio.

Molto comune è, anche, la deambulazione sulle punte, che entro certi limiti sappiamo essere fisiologica. Frequentemente si autorisolve, ma va monitorata nel tempo, soprattutto se lo schema perdura.

 

 

L’ortopedico pediatrico entra, in questa fase, in gioco principalmente su indicazione del pediatra di riferimento. Questo avviene quando ci sia la necessità di andare a controllare che tutto sia a posto, e che gli atteggiamenti ritenuti anomali non siano dovuti a problematiche ortopediche malformative o evolutive.