Quando è indicato applicare i divaricatori per la displasia dell'anca?

L’applicazione di divaricatori in presenza di un quadro di displasia evolutiva dell’anca, rappresenta spesso il primo livello di trattamento.

Come più ampiamente spiegato nella pagina dedicata, la displasia evolutiva dell’anca è la più frequente patologia scheletrica del neonato. Deriva da un anomalo sviluppo dell’anca, che può spaziare tra quadri differenti, si può parlare di displasia, instabilità, sublussazione, fino alla vera e propria lussazione.

La diagnosi precoce mediante l’ecografia delle anche del neonato è fondamentale, e rappresenta l’esame di scelta, indicato in tutti i neonato tra la 4^ e la 6^ settimana di vita. La sola valutazione clinica può infatti non essere sufficiente ad individuare un quadro di displasia (soprattutto nelle forme lievi). 

visita ortopedica pediatrica

In realtà la visita, come ogni visita pediatrica, inizia prima di entrare in ambulatorio. È, infatti, fondamentale che il bambino sia preparato già a casa, in modo da non essere colto alla sprovvista e spaventarsi. Poi capiterà che il vostro bimbo possa comunque sentirsi a disagio e non avere voglia di farsi visitare (capita a tutti prima o poi!!), ma spiegargli fin da subito, con parole semplici, cosa andremo a fare è il primo passo per rendergli l’esperienza più positiva.

 

L’incontro inizia con la raccolta dell’anamnesi del bambino e della famiglia, con particolare focus sullo sviluppo motorio e su eventuali pregresse problematiche ortopediche. In questo momento ci sarà l’occasione di condividere i dubbi o le problematiche particolari che si vogliono approfondire, e di valutare eventuali accertamenti già effettuati (mi raccomando, ricordatevi di portarli con voi!!).
Questa parte è molto importante, perché si cercherà di raccogliere il maggior numero di informazioni utili alla formulazione della diagnosi.

 

Si prosegue con la parte della visita vera e propria. In base all’età ed alla problematica riferita, potrà essere chiesto al vostro bimbo di camminare o di svolgere alcuni semplici esercizi motori (eventualmente assieme a mamma o papà). Solitamente segue la parte al lettino, in cui si andranno a valutare i vari distretti articolari, la forza, le lunghezze e i riflessi (quando necessario).

 

visita ortopedica pediatrica

 

La parte conclusiva può corrispondere alla formulazione di una diagnosi, quando è possibile, mentre altre volte ci troveremo a condividere i punti più salienti di quanto osservato, e a stabilire il percorso diagnostico più adeguato per il caso di vostro figlio. Non abbiate paura di fare domande o di chiedere spiegazioni se qualcosa non vi fosse chiaro. Solitamente lascio ai pazienti i miei contatti, in modo da poter riprendere il dialogo qualora sorgessero dubbi una volta a casa, o ci fosse necessità di aggiornarci su alcuni aspetti particolari.

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