Il metatarso varo (anche detto metatarso addotto) è una delle più comuni malformazioni del piede del neonato. È causata, si pensa, dalla posizione intrauterina che il feto assume nelle fasi finali della gravidanza, e che causa una adduzione dell’avampiede a livello della articolazione tarso-metatarsale.
La diagnosi è clinica, principalmente mediante riscontro della deviazione mediale (vale a dire “interna”) dell’avampiede rispetto al retropiede. È importante una diagnosi precoce, poiché il trattamento prima dei 9 mesi garantisce un risultato mediamente migliore.
Il trattamento è solitamente non chirurgico: stretching e massaggi correttivi nelle forme flessibili, altrimenti tutori o gessi nelle forme rigide. La chirurgia è riservata solamente a quei pazienti con forme progressive che non rispondono al trattamento conservativo.
Generalità
Il metatarso varo è una deformità dell’avampiede, che, rispetto al retropiede, si presenta deviato verso l’interno (cioè addotto). Il margine esterno del piede presenta curvatura a convessità laterale. Talvolta tra il primo e il secondo dito può esserci uno spazio più ampio del normale.
Rappresenta la deformità del piede di più frequente riscontro alla nascita (l’incidenza è stimata tra 1/100 e 1/1000). In realtà, più che di vera deformità bisognerebbe parlare di malposizione, trattandosi di una deformità posturale, probabilmente causata dalla compressione intrauterina nelle fasi finali della gravidanza. L’incidenza aumenta, infatti, in caso di prima gravidanza, gravidanza gemellare e oligoidramnios. Si può inoltre associare a displasia dell’anca e/o a torcicollo.

Presentazione Clinica
La deformità solitamente viene riscontrata alla nascita, ma può essere notata anche in età successive (soprattutto nelle forme più lievi).
Osservando il piede dalla pianta, si può osservare:
- la deviazione mediale dell’avampiede rispetto al retropiede
- la curvatura interna a convessità laterale
- la prominenza della base del 5° metatarso

Una caratteristica del metatarso varo è l’assenza di retrazione delle strutture posteriori, per cui il piede può essere dorsiflesso completamente.
I bambini più grandi e deambulanti, solitamente giungono all’osservazione per riscontro di deambulazione con le punte all’interno.

Diagnosi
La diagnosi è principalmente clinica, lo specialista ortopedico pediatrico andrà infatti a cercare quelle componenti caratteristiche ed esclusive di questa tipologia di malposizione. È importante differenziare il metatarso varo dalle altre forme di deformità del piede alla nascita (quali piede torto congenito e piede torto posizionale), e dalle altre cause di deambulazione con le punte all’interno (principalmente antiversione femorale e intratorsione tibiale).
Una forma particolare, e più grave, di metatarso varo è il così detto piede “a zeta” (o “skewfoot”), in cui si associano la deformità in valgismo del retropiede e la medializzazione dell’avampiede.
Nella valutazione clinica è importante, ai fini del trattamento, la valutazione della flessibilità e della riducibilità della deformità. Alcuni piedi sono, infatti, caratterizzati da una forte rigidità e resistenza alla manipolazione, altri ancora da diversi gradi di flessibilità.
Le radiografie dei piedi, possibilmente sotto carico, sono solitamente riservate ai bambini più gradi (soprattutto se si dovesse ipotizzare un trattamento chirurgico). Radiograficamente si osserva deviazione mediale del 1° metatarso. Nei neonati e nei lattanti sono indicate solamente in caso di dubbio diagnostico.


Trattamento
Trattandosi di una deformità che tende spesso a regredire o almeno a migliorare spontaneamente, il trattamento è principalmente non chirurgico. In base al quadro clinico ed alla riducibilità della deformità si potranno dare differenti indicazioni:
- Nelle forme flessibili, correggibili passivamente oltre alla linea mediana, sono indicate manipolazioni e stretching (clicca qui per scaricare la scheda delle manipolazioni)

- Nelle forme parzialmente flessibili (o in caso di forme flessibili che non migliorano con le manipolazioni), può essere indicata l’applicazione di tutori (tipo scarpa Bebax)
- Nelle forme rigide, con plica mediale, o in caso di non responsività al trattamento manipolativo o ortesico, sono indicati gessi correttivi in ipercorrezione

Il trattamento chirurgico è riservato solamente ai bambini più grandi (indicativamente dopo i 2-3 anni), che solitamente arrivano all’osservazione dell’ortopedico pediatrico tardivamente. In base al quadro clinico e all’età, possono essere indicati interventi sulle parti molli o sulle strutture ossee.
L'essenziale da sapere
- Rappresenta la deformità del piede di più frequente riscontro alla nascita
- Si tratta di una malposizione, probabilmente causata dalla compressione intrauterina a fine gravidanza
- Si caratterizza da deviazione interna del mediopiede e prominenza della base del 5° metatarso
- I bimbi più grandi giungono all’osservazione per riscontro di deambulazione con le punte all’interno
- Una forma più grave di metatarso varo è il così detto piede “a zeta”
- Le radiografie sono riservate a casi con possibile programma chirurgico
- Nelle forme flessibili e correggibili passivamente, sono indicate manipolazioni e stretching
- Nelle forme più rigide possono essere indicati tutori o gessi correttivi
Per approfondire
Bibliografia
- www.orthobullets.com
- Tachdjian’s Pediatric Orthopedics 4th edition
- Freedman JD. Review of Current Concepts in Metatarsus Adductus. Pediatr Ann 2024
- Rampal V. Forefoot malformations, deformities and other congenital defects in children. Orthopaedics & Traumatology: Surgery & Research 2020
- Dawoodi AI. Radiological assessment of metatarsus adductus. Foot Ankle Surg 2012