Il pollice a scatto è una condizione abbastanza frequente nei bambini, si tratta di una condizione congenita del pollice che si presenta con una flessione dell’articolazione interfalangea.
La diagnosi viene fatta clinicamente con la presenza di una deformità in flessione all’articolazione interfalangea del pollice. Tipica è inoltre la presenza di un nodulo duro palpabile alla base del dito (nodulo di Notta).
La fisioterapia si è dimostrata inefficace. Spesso il quadro può risolversi spontaneamente entro i 2 anni. Quando ciò non accade, vi è indicazione all’intervento di liberazione del tendine flessore.
Generalità
Si tratta di una problematica piuttosto frequente, circa 3 bambini su 1000 nel primo anno di vita. Interessa in maniera uguale maschi e femmine, in circa il 25-30% dei casi è bilaterale.
Sebbene venga definita una patologia congenita, diversi studi sui neonati non hanno evidenziato la presenza di questa deformità alla nascita. Sarebbe pertanto più corretto annoverarla tra le patologie acquisite.
Le cause non sono note, sappiamo però che non ha nulla a che vedere con l’origine del dito a scatto dell’adulto (nell’adulto la causa sta in un quadro infiammatorio cronico che causa restringimento del canale di scorrimento del tendine flessore). Nel bambino il tendine flessore lungo del pollice è ispessito rispetto alla puleggia A1, e questa situazione causa l’interruzione dello scorrimento normale del tendine. Probabilmente si tratta di una patologia con origine multifattoriale, dove cioè concorrono più fattori, ma vi può essere una possibile predisposizione genetica.

Presentazione Clinica
La maggior parte dei bambini giunge all’osservazione per pollice a scatto intorno ai 2 anni di età, presentando una deformità fissa in flessione del pollice a livello dell’articolazione interfalangea. A volte la flessione è fissa, a volte intermittente (con, appunto, una sensazione di scatto nei movimenti di flesso-estensione del dito).
Solitamente il bambino non manifesta dolore, in circa 1 caso su 4 sono interessate entrambe le dita. Capita spesso che il quadro non venga individuato alla nascita, ma che compaia successivamente.
Il dito a scatto può interessare anche le dita lunghe, anche se è meno frequente. In questo caso vanno escluse patologie associate malattie metaboliche (es. mucopolisaccaridosi) e malattie infiammatorie, che possono essere all’origine del problema.

Diagnosi
La diagnosi si compone di diversi aspetti, in particolare:
Anamnesi: raramente è riportata una familiarità per questa problematica.
Valutazione clinica: il pollice si mostra semi-flesso, spesso con deformità fissa, all’articolazione interfalangea. Si associa la presenza di un nodulo (denominato “nodo di Notta”) che corrisponde alla prominenza del nodulo del tendine flessore. Solitamente non è possibile estendere attivamente o passivamente il dito. Può tuttavia capitare che il dito possa essere riallineato in estensione, in questi casi di solito è apprezzabile un vero e proprio scatto.

- Diagnostica per immagini: solitamente non è necessaria, essendo al diagnosi quasi esclusivamente clinica. Le radiografie possono essere indicate in caso di precedente storia di trauma, per escludere possibili lesioni ossee..
Trattamento
Il trattamento dipende in primo luogo dall’età. Nei bambini più piccoli è consigliata la sola osservazione evolutiva. Sappiamo, infatti, che nel 30-60% dei casi il pollice a scatto si risolve spontaneamente prima dei 2 anni di età. Dopo i 2 anni la risoluzione spontanea scende a meno del 10%.
La chirurgia è riservata in caso di deformità fissa oltre i 2 anni. L’intervento che si esegue è l’apertura della puleggia A1. Si tratta, semplificando, di un piccolo intervento effettuato in regime di day hospital, che prevede una piccola incisione alla base del dito (a livello dell’articolazione metacarpo-falangea). Attraverso questa incisione si giunge alla puleggia A1, che viene sezionata, liberando così lo scorrimento del tendine flessore lungo del pollice.
L'essenziale da sapere
- Problematica piuttosto frequente, circa 3 bambini su 1000 nel primo anno di vita.
- Il tendine flessore lungo del pollice è ispessito rispetto alla puleggia A1, creando interruzione dello scorrimento
- Clinicamente c'è deformità fissa in flessione del pollice a livello dell’articolazione interfalangea
- Tipica è la presenza di un nodulo alla base del dito (denominato "nodo di Notta”)
- Solitamente il bambino non manifesta dolore né limitazione funzionale
- Le radiografie indicate in caso di precedente storia di trauma, per escludere possibili lesioni ossee
- Nei primi due anni di vita è consigliata la sola osservazione evolutiva
- La chirurgia di apertura della puleggia è riservata in caso di deformità fissa oltre i 2 anni
Per approfondire
Bibliografia
- www.orthobullets.com
- www.melbournehandtherapy.com.au
- Tachdjian’s Pediatric Orthopedics 4th edition
- Tang Q. The prevalence of spontaneous resolution among pediatric trigger thumb: a systematic review and meta-analysis. J Orthop Surg Res 2024
- Carvalho M. Trigger Thumb, Trigger Finger and Clasped Thumb. Children (Basel) 2024
- DJ Marek. Knipe H. Surgical release of the pediatric trigger thumb. J Hand Surg Am 2011